IL TERRITORIO
IL COMPRENSORIO MONTANO
Un patrimonio di tutti
Il comprensorio montano della provincia di Pordenone è racchiuso a ovest dalla Val Cellina e dalla Val Colvera, ad est dalla Val Tramontina, la Val Cosa e la Val d’Arzino. Ne fanno parte la zona collinare tra il Maniaghese e lo Spilimberghese e la fascia montana del Massiccio del Cavallo e dell’Altopiano del Cansiglio.
La ridotta urbanizzazione costituisce un enorme vantaggio perché preserva questi luoghi da degrado e inquinamento, rendendola attraente per qualità di vita e turismo di nicchia. L'area comprende territori diversi tra loro, accomunati dalla purezza dei corsi d’acqua: fiumi e torrenti che solcano le valli incontaminate e caratterizzano la bellezza del paesaggio, dalla pedemontana fino alla pianura.
Grande importanza, dal punto di vista industriale, è l’imponente complesso fluviale delle valli del Vajont, Cimoliana, Cellina e Settimana che compongono, assieme a quelle minori, un grande bacino idrico importantissimo per l’intero Pordenonese e il Veneto orientale. Grazie ad un’accurata gestione degli interventi da parte di Regione, Provincia ed Enti Locali, oggi la vegetazione ricopre anche le zone disboscate in passato per far fronte a necessità sia industriali che alimentari.
Delle passate attività industriali, di cui il trasporto del legname via acqua era quella più importante, restano oggi canalizzazioni e una fitta rete di strade e sentieri. I grandi mutamenti storici di questo territorio sono da attribuire principalmente a tre cataclismi che hanno colpito duramente queste terre e le sue genti: il terremoto del 1511, l’immane tragedia della diga del Vajont nel 1963 e il grande sisma del 1976. Questi eventi, insieme alle evoluzioni imposte dallo sviluppo economico e sociale, hanno trasformato questo territorio accrescendo nei suoi abitanti la coscienza per uno sviluppo sostenibile.